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FASE 2: L’IGIENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO ARIA

“La pulizia e la disinfezione degli impianti devono essere affidate agli impiantisti”, questo il monito di ASSISTAL, l’Associazione che rappresenta le imprese di Costruzione di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica -ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria.

La diffusione della pandemia da Covid-19 ha portato all’attenzione il tema della pulizia e sanificazione degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria, in quanto possono divenire, in caso di scarsa o inadeguata manutenzione, fonte di diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni che ivi trovano condizioni ideali di sviluppo, così come riportato dalla pubblicazione Inail “Impianti di climatizzazione: salute e sicurezza nelle attività di ispezione e bonifica” del 2017.

A tal riguardo, ASSISTAL, che all’interno della sua base associativa annovera tra le maggiori realtà imprenditoriali dedite all’installazione e alla manutenzione degli impianti aeraulici, ricorda che, nella “fase due” con la ripresa delle attività lavorative, sarà necessario controllare tali impianti per accertarne lo stato igienico, manutenerli e sanificarli.

“L’attività di igienizzazione degli impianti aeraulici, che comprende gli interventi di pulizia e disinfezione, attiene alla manutenzione degli impianti di climatizzazione e di condizionamento e pertanto deve essere affidata ad imprese qualificate ed abilitate ai sensi del DM 37/08”, conferma il Presidente di ASSISTAL, Angelo Carlini. “Ciò anche in considerazione delle responsabilità che l’impresa di installazione o manutenzione si assume sul corretto funzionamento dell’impianto, che verrebbe meno nel preciso istante in cui un soggetto non abilitato vi mettesse mano”.

Quanto sopra per chiarire il dubbio che taluno solleva, in ordine alla necessità di intervento, per le suddette prestazioni, da parte di un’impresa di pulizia iscritta in CCIAA.

Invero, non solo per operare su impianti tecnologici vi è bisogno di impresa impiantistica abilitata ai sensi del DM 37/08, ma giova rilevare che le attività di pulizia e disinfezione, di cui si compone la sanificazione degli impianti, sono state liberalizzate dalla Legge 2 aprile 2007, n. 40, e pertanto non sono subordinate, di per sé, a particolari requisiti professionali, culturali e di esperienza professionale.

“Al contrario degli impianti”, conclude Carlini, “che impongono un impiantista quaIificato per ogni intervento, sia esso manutenzione o costruzione, compresa l’igienizzazione, pena pesanti sanzioni in capo al committente e perdita della garanzia sull’impianto”.

In una fase così delicata per il nostro Paese, in cui ci accingiamo a riprendere, in forma graduale, la nostra normalità, non dobbiamo trascurare nessun fattore che possa determinare condizioni di deficit di sicurezza e tutela della salute delle persone. Pertanto, la manutenzione e la gestione degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria sono una questione molto seria che va affidata a professionisti competenti e appositamente qualificati.